Sport e Salute

Le analisi cliniche come strumento propedeutico all'attività fisica
sportChi pratica attività fisica dovrebbe fare gli esami del sangue almeno una volta all’anno per vedere come il suo  corpo sta funzionando ed eventualmente intervenire a livello medico se qualcosa non va. Le analisi del sangue sono un esame talmente ricco di informazioni che è un peccato non approfittarne per ottenere il meglio dal proprio corpo. Se sei uno sportivo è ancora più importante farli, questo per tenere sempre efficiente la tua macchina complessa chiamata organismo. L’organismo si adatta ad ogni lavoro richiesto, che sia body building o corsa, esso ha bisogno del supporto del tuo medico.

 

Ricordatevi che la lettura delle analisi del sangue va fatta dal vostro medico; troppo spesso il soggetto si allarma per un valore fuori norma senza che vi sia un reale serio problema (soprattutto per chi pratica sport alcuni valori possono essere alterati anche da condizioni molto banali e innocue).

Da un singolo esame quasi mai si riesce a risalire alla patologia del soggetto. Deve essere valutato insieme a tutti gli altri, anche quelli normali. Per cui è inutile esaminare il solo dato al di fuori dei valori di riferimento. Inoltre è necessario inquadrarlo con il vissuto del paziente, cosa che solo il medico curante con una visita diretta può fare.

 

Perché?
Perché il sangue è vita. È mediante il sangue che l’ossigeno che respiriamo viene portato a tutte le cellule.
Anche i principi nutritivi che assumiamo con l’alimentazione arrivano alle cellule grazie al sangue.
Nel sangue si trovano anche le cellule del sistema immunitario come gli anticorpi, gli ormoni, che sono potentissimi mediatori chimici dai compiti più svariati come l’accrescimento, la riproduzione, la regolazione della temperatura, l’osmosi cellulare, l’equilibrio psico-fisico, il bioritmo, la trasmissione degli impulsi nervosi ecc. ecc.
Molte persone hanno paura di fare le analisi del sangue per vari motivi.
C’è chi ha paura di venire a conoscenza di una certa patologia, c’è chi ha paura semplicemente dell’ago al momento del prelievo, c’è chi invece ha proprio un avversione verso il sangue.

 

La preparazione – È importante che le analisi non siano influenzate dai seguenti fattori:
a) farmaci. Sospendere l’assunzione almeno 48 ore prima delle analisi. Ciò non basta a evitare l’interazione farmacologica con i parametri clinici, ma almeno la minimizza. In ogni caso vanno tenuti in considerazione tutti i farmaci assunti nel periodo immediatamente precedente l’esame.
b) Integratori. Anche in questo caso si dovrebbero sospendere 48 ore prima delle analisi. Il condizionale è d’obbligo perché in alcuni casi (come per l’assunzione di aminoacidi) ha senso non sospenderli per vedere se esiste un sovraccarico (se cioè se ne prendono troppi). Se invece si vuole valutare una possibile integrazione (per esempio di magnesio) la sospensione è necessaria perché l’integrazione ha senso solo se c’è carenza accertata.
d) Alimentazione. Deve essere del tutto normale nelle 48 ore precedenti: né diete, né abbuffate.
e) Gare o allenamenti pesanti. Le analisi vanno fatte dopo un recupero che dipende dalla lunghezza della gara (diciamo un giorno ogni 5 km di gara, per la maratona quindi 8-10 giorni). In tal modo si valuta come l’atleta ha superato lo stress agonistico. Se invece si vuole valutare l’impatto immediato della gara occorre farli la mattina seguente. La cosa peggiore è farle “quando si ha tempo”, non avendo così informazioni precise. L’importare è annotare su un diario quando viene eseguito il prelievo e in quale stadio di allenamento ci si trova per poterlo parametrare correttamente con le volte successive.

 

Ogni quanto? – Dipende dal livello dell’attività sportiva. Se si pratica attività sportiva saltuariamente per il piacere di fare sport, basta una volta all’anno. Se ci si allena quattro o cinque volte la settimana, sarebbe opportuno almeno due volte all’anno, possibilmente ripetendoli ogni anno nello stesso periodo stagionale.

Se si vuole ottimizzare la propria conoscenza sportiva è opportuno eseguire gli esami ogni tre mesi. Grande importanza rivestono i dati di analisi dopo un risultato eccellente o, viceversa, dopo una prova deludente.
È consigliabile non eseguire le analisi il giorno dopo un impegno fisico impegnativo perché molti valori potrebbero essere falsati (a meno che non si voglia valutare il recupero controllando la CPK, creatinfosfochinasi) o dopo eccezioni alimentari (cioè variazioni dalla propria normale alimentazione) particolarmente significative.
È importante ricordare che gli esami del sangue  per lo sportivo devono sempre essere accompagnati da altri esami specialistici atti a valutare le funzionalità organiche come la spirometria per i polmoni, l’ecg per il cuore, l’esame delle urine per vedere come lavorano i reni e poi esami ortopedici ad esempio per rivelare scoliosi.

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